Da tempo all’interno del mondo editoriale italiano si sente parlare di Zona 42, una realtà indipendente e coraggiosa che è riuscita a ritagliarsi una posizione di tutto rispetto grazie alla qualità dei suoi libri e alla scelta mirata del genere.
La nuova collana fantascientifica di Zona 42 è un nuovo esperimento che sicuramente lascerà il pubblico piacevolmente colpito per originalità e intelligenza.
Sono tanti gli autori presenti in catalogo, ho avuto il piacere di leggere due titoli di cui vale la pena sviluppare una riflessione.

“Maizo” di Elena Giorgiana Mirabelli, è una novella che colpisce per l’abilità con cui la scrittrice cosentina (autrice di “Configurazione Tundra” nel 2020 per la casa editrice Tunuè) riesce a mescolare diversi elementi senza però farsi imbrigliare dalle dinamiche, spesso rigide, della fantascienza.
Elena Giorgiana Mirabelli sfiora la distopia, ne conosce ogni sfumatura e la rielabora, lasciando che a tracciare le linee della storia siano i personaggi e il loro cuore, e non i codici del genere.
In questa novella troviamo momenti di grande tenerezza, scene di fortissimo impatto emotivo e momenti disturbanti. Pagine che riescono a coinvolgere e a emozionare.
È mirabile la capacità dell’autrice di descrivere i diversi punti di vista dei protagonisti senza però confondere il lettore, che viene catapultato in un mondo lontano, ma estremamente, e inquietantemente, vicino al nostro.

“Strani soli” di Francesco Cane Barca è una raccolta di racconti, breve quanto incisiva. L’autore sceglie di fondere la fantascienza, l’horror e la commedia, creando un insieme di storie elettrizzanti. Tanti i riferimenti letterari, ma soprattutto cinematografici. La scrittura di Barca sembra essere influenzata dal cinema del grande David Cronenberg e di un altro regista orientale, che ha fatto del grottesco e della mutazione la sua cifra stilistica: il giapponese Shinya Tsukamoto, attore e regista che ha regalato al mondo capolavori assoluti del calibro di Tetsuo.
Sono racconti che si divorano, che divertono e allo stesso tempo lasciano spazio alla riflessione sul mondo e sui rapporti tra le persone.
Spesso si pensa che il genere costituisca una gabbia per gli autori. Che gli scrittori debbano a tutti i costi rispettarne i canoni e di conseguenza, rimanere all’interno di un recinto delimitato dai paradigmi della categoria, facendo breccia su un pubblico ben preciso.
Questa collana edita da Zona 42 è la conferma che il genere può essere il contrario, che può essere la benzina per superare certi confini e creare qualcosa di diverso. Il genere non crea una gabbia, ma anzi, costituisce il motore che accende la creatività degli autori e la loro scrittura.
Oltre ai libri citati sopra, la collana comprende anche tanti altri titoli di autori che hanno scelto di cimentarsi con il genere. Al seguente link potete trovate la lista completa.
Spesso il Natale è un periodo particolare, un momento in cui si sente il bisogno di evadere. Può esistere qualcosa di più efficace della letteratura?
Jacopo Zonca