L’alba schiantò dentro la finestra come un tiranno. Dove la ragazza s’era accucciata la luce la sfiorava appena, il divano addossato alla parete, il tavolino di cristallo ancora pieno d’impronte della sera avanti, il vuoto delle camere al di là…
Categoria: Racconti
Era primavera e il fotografo, con l’occhio incollato al mirino della reflex, pensava a quell’indomabile istinto che induce milioni di uccelli ogni anno a spostarsi dai luoghi temperati per raggiungere latitudini più settentrionali in cui nidificare. La sua maggiore ambizione…
Lo specchio di fronte alla sua camera era distrutto. I pezzi di vetro disseminati lungo il pavimento lucido. La bocca spalancata lasciava intravedere al suo interno le fauci di quella bestia feroce. Laconico, inseguiva la sua immagine come un anacoreta…
È ancora lì, lo sento. Avanzo carponi sul parquet. Forse non si aspetta un mio arrivo dal basso, magari è la volta buona che lo colga di sorpresa. Sporgo mezzo viso oltre il bordo della cornice argentata e un brivido…
Non ho neanche quarant’anni e già non digerisco la pizza. Poi finisce che non dormo. E se prendo sonno mi ritrovo in situazioni come questa. Faccio spesso sogni lucidi ma non ero mai stato, in modo consapevole, un uccello. Devo…
– La cosa che non mi aspettavo è quanta folla c’è tutta intorno. Era quello che non smetteva di parlare. Non era esattamente un lui, era più una vibrazione, che percepiva come maschile. Era possibile una cosa del genere? Forse…
Di Lucrezia la mia memoria serba pochi, significativi dettagli: i suoi occhi marroni in cui era facile smarrirsi; i capelli rossi del fuoco vivo dei vulcani e i seni prosperosi, bronzei per effetto del sole che, dalle nostre parti, splende…
— Oggi è il suo ultimo ingresso — dice il portiere. — Buongiorno a lei — dice Edgard. — Come pensa di festeggiare? — … — Non importa. Può tenerlo, il badge, come ricordo. O buttarlo. Veda lei. — Buttarlo?…
“Non berne così tanta. Mettila via. Dobbiamo essere cauti.” “Credi che moriremo?” “Non dire sciocchezze. Noi non moriremo, non oggi.” “Allora domani, o dopodomani o fra qualche giorno, oppure la prossima volta che ti verrà un’altra brillante idea.” “Basta! Smetti…
Nemmeno il tempo di varcare la soglia dell’ingresso che EmmaBlumenkranz si era già sfilata la mascherina senza esitare unsecondo di più. Il fastidio degli elastici alle orecchie la tormentava ancora, pur in dose minore rispetto alla non trascurabile dose di…
