Lampa per “Dio esiste”

-E allora, che cosa hai provato Filí? Hai visto, sentito qualcosa? Neanche un po’ di dolorino, proprio nulla? Oh, Cristo, Cristo! Sia sempre lodato Gesú Cristo!

Mi guardai brevemente intorno, per assicurarmi che nessuno potesse vedermi.

Sfilai dalla tasca destra del jeans un barattolino vuoto con su scritto: “Carbone attivo”, e mostrandoglielo, sempre guardingo, gli strizzai l’occhio.

-Che figlio di puttana… ti sei salvato la vita perché sei uno scorreggione, ecco perché!

E tu lo sai, Jack, lo dice la scienza. La flatulenza sta all’intelligenza. Il nostro Signore ci esortava ad essere puri come colombe, ma astuti come serpenti, ed io ho deciso di applicare alla lettera questo consiglio. Denis é sempre stato un piscione che non sa perdere, ed essendomi preso qualche caffè con lui da ragazzino, abbiamo spesso affrontato l’argomento. Conosco a menadito tutte le sue carte, e sapevo che l’umiliazione del surclassamento pubblico lo avrebbe incattivito al punto da giocare sporco. Cazzo, sono stato un grande.

-Sei stato un drago, Fi. Quando se ne é uscito con quell’ arcitrito rimando all’inadeguatezza della scommessa di Pascal per via del fatto che si potrebbe anche scegliere di credere nel dio sbagliato, e che quindi la probabilitá di salvezza non sarebbe il cinquanta, ma il due per cento, lo hai demolito. Com’è che hai detto?

Conosco un tipo che non si è sposato per paura che sua moglie lo accoltellasse nel sonno, adesso si sta sparando pugnette di fronte a CosmicSkeptic.

-Che meschino… tra l’altro, a ben vedere la tua risposta non è poi logicamente chissá quanto pregnante. Per esempio, l’ateo non é che evita di credere in Dio per paura che sia il Dio sbagliato, e non sceglie nemmeno di non credere in Dio, semplicemente non ci crede. O no?

Senti, Jack, sul fatto che la mia risposta non sia logicamente valida, hai ragione. Infatti sapendo che il pubblico avrebbe ridacchiato interrompendo il dibattito per qualche secondo, e che Denis è molto emozionale, ho deciso di scommettere sulla sua mancanza di prontezza nel rispondere. Infatti ha balbettato come un verginello di fronte al primo porno. Mi gioco quello che vuoi che adesso ci stará ripensando, e si stará torturando, dicendosi: avrei dovuto rispondergli così. Avessi detto la veritá, l’avrei detta pacificamente e umilmente, come chiunque dica la veritá. Avrei provocato in lui liberazione e conforto, come chiunque si senta dire la veritá. Invece ho voluto e tuttora voglio che soffra.

-Oh cazzo Filippo, ce l’hai ancora con lui perché è andato con Jessica dieci anni fa?

Ma che dici, ma finiscila, che storia vai a tirare dal cappello…

-Che inerme vermiciattolo sottomesso che sei Filí, non stavate più insieme da mesi, e poi…

E taglia cretino, ho detto finiscila!  E poi non avevo finito il mio punto. Ammetto che sono stato machiavelliano per vincere il dibattito…

-Diciamo machiavellico.

… machiavellico; ma mi concederai che l’ho vinto per molti altri motivi. O no?

-Sì, anche senza il trucco del veleno, avresti vinto indiscutibilmente comunque. Adesso avrai giá duemila visualizzazioni su Youtube. Toh, guarda qua, milletrecento, siamo là. Sei entrato nella storia Filippo, tra qualche giorno sarai al telegiornale.

Ha! tra qualche giorno già me lo vedo Denis in chiesa  a farsi battezzare… gli farei da padrino, solo per averlo in ginocchio davanti a me per due minuti buoni in una cerimonia ufficiale. Quello che volevo dire, è che comunque l’argomento di Pascal è contro l’agnosticismo, non contro l´ateismo, contro cioè chi non crede per paura di sbagliare, in quanto credere in Dio e avere un rapporto intimo con lui, anche se sei Induista, sia qualcosa che ti migliori la vita e ti renda piú felice. Non ho voluto percorrere questa strada perché sarebbe stato facile per lui controbattere, e lo ammetto, anche ragionevole, che non è vero che i credenti siano più felici dei credenti, casomai il contrario. E da lì si sarebbe andati per vie peregrine, senza nessun criterio e a botte di frasi fatte, cosa che io odio.

-Una cosa che potevi dire, giusto per riaffermare quanto basta il principio di autoritá, è che Pascal ci piace citarlo non in quanto cattolico, ma in quanto genio matematico e campione di razionalitá.

Cazzo, a undici anni scriveva trattati sulle coniche, e dopo ha praticamente inventato il calcolo probabilistico. Controbattere sulla logicitá delle sue affermazioni é un grosso autogol…

-Capisci… allora lo vuoi vedere oppure no?

Dai, dai…

Strimpelló velocemente qualcosa sul cellulare e poi mi mostró lo schermo. Aveva intitolato il video „Lampa per ‘Dio esiste’“, e durante i nostri due- tre minuti di conversazione già aveva guadagnato tredici visualizzazioni.

„Ringraziamo Denis Sarracino per ‘Dio non esiste’. Diamo adesso la parola a Filippo Lampa per ‘Dio esiste…’”

Saltai un paio di minuti per poter arrivare alla fine più velocemente, il fatidico botta e risposta dove la situazione degenerò. Quando Denis, cioè, nel giro di cinquantanove secondi, passó da anticlericale patentato a pio chierichetto.

-Risolini del pubblico … Allora se veramente credi in Dio e in tutto ciò che ha detto anche per mezzo degli Apostoli di Cristo, bevi davanti a tutti questa boccetta di arsenico. 

Me l’allungò da dietro le spalle del moderatore, che stava al centro, io la presi, e mostrandola al pubblico domandai:

Tu giuri che questo sia davvero arsenico?

-Sì.

Ed è una dose letale?

-Potrebbe esserlo, ma quasi sicuramente ti faresti qualche mese in ospedale.

Se Dio non esistesse.

-Diciamo che ti faresti in ogni caso qualche mese in ospedale.

E sentiamo dopo quanto tempo i primi effetti sarebbero da osservarsi?

-Un minuto forse… Che c’è, non ci credi più? Hahah… dà qua dai…

In quel momento mi alzai senza esitare, camminai verso di lui dall´altro lato, feci per dargli la boccetta, e quando stava per afferrarla, tutto tronfio e gongolante, la stappai e la bevvi d’un fiato. Dopodiché pronunciai le parole:  Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore. Tuo il Regno, tua la Potenza, tua la Gloria nei secoli. Gettai la boccetta nel cestino all’angolo. Era lontanuccio, e feci centro, ma ovviamente la cosa in sé non destò grande stupore. Mentre andai a risedere al mio posto tranquillamente, si sentivano dei borbottii tra il pubblico, soprattutto tra quelli seduti vicino a Jack.

Chiama l’ambulanza adesso…

Dai che cretinata è, hanno fatto lo spettacolino? Ce ne possiamo andare.

Passati trenta secondi e vedendo il mio sorriso che si allargava man mano che la faccia di Denis impallidiva, si creò una catena umana di gente che intonò un Padre Nostro in tutta spontaneità. Denis riuscì a guaire uno „scusa“, dall´altro lato, ma mi accorsi che il tardo era sinceramente ancora preoccupato che potessi accasciarmi da un momento all’altro. Anche se nel video si poteva solo intravedere un labiale, gli dissi che poteva benissimo tranquillizzarsi, che quel veleno non avrebbe mai avuto effetto. Subito dopo l ́amen della folla, mentre lui se ne stava colla faccia tra le mani, il moderatore, con voce rotta, mi dichiarà vincitore di quel dibattito. Gli si vedeva chiaro in viso che era un ateo di merda pure lui. Almeno fino a quel momento.


Cosimo Palma nasce a Battipaglia il 13 marzo 1993. Napoli è stata per lui il primordio, l’inferno e il paradiso, una ventennale piroclastica enantiodromia che gli ha accapponato la pelle, ottuso i sensi e annaffiato gli occhi. Programmatore di professione, programma di diventare professore. Ha studiato filosofia, filosofia della storia e storia della ridondante città di Pulcinella, linguistica computazionale e informatica nella città di Marx. Al momento combatte il suo calo di ispirazione addottorandosi in narratologia computazionale con una tesi sulla generazione automatica di storie. Tra i suoi principali interessi figurano gli scacchi, le lingue e la moglie.

Redazione

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