La vera me mi sta addosso da quando ho ricordi. È quella che mi guarda dallo specchio ogni mattina quando mi lavo il viso, nel riflesso del finestrino del tram, nelle vetrine dei negozi. Ha occhi stanchi e silenziosi, spenti…
Tag: letteratura
Andavamo a una festa. Non so che festa. Non conoscevamo nessuno in quella casa, perciò ci andavamo. Il nostro unico contatto era Nelly. Giovane e bellina con le sue guance piene di lentiggini. Era una di quelle sere in cui…
Asciutto, veloce, scattante. Un flâneur, un sognatore, un camminatore di strade. Solo, ma più spesso in compagnia degli amici, a Parigi lo si poteva incontrare al Flore, dove aveva conosciuto Apollinaire, al Dome, al mercato delle pulci di Kremlin-Bicetre mentre…
I racconti di questa raccolta del fantastico sono come perle che troviamo inaspettate lungo un percorso, un viaggio in un mondo del tutto diverso da quello che conosciamo, luoghi insospettati che difficilmente sono stati usati finora come teatro della narrativa…
La Natura aveva benedetto Teo Scannapieco con uno dei suoi doni più singolari: un naso in grado di riconoscere i gusti letterari delle persone. Se n’era accorto per caso, all’inizio di quella fase della vita in cui sul corpo esplodono…
Quando arrivò la missiva, la donna stava zappettando l’orto. Spuntò fra una bolletta e una pubblicità. Una vera lettera, l’indirizzo vergato con una grafia ordinata che, anche se non ci fosse stato il mittente, non lasciava tanti dubbi: suo figlio….
Ho compiuto ottant’anni la scorsa settimana. Compimento di una vita abbastanza felice e fortunata. Per quel giorno, il destino mi ha riservato una sorpresa tenuta in serbo per otto decenni: mi ha regalato una bella leucemia mieloblastica acuta secondaria.In pratica…
Esiste una nuova narrativa di scrittori colti, autori con una grande verve, non nuovi alle pubblicazioni, sensibili e soprattutto dotati di quella espressività efficace nel narrare in un italiano perfetto che non disdegna le coloriture e la vitalità dei dialetti…
Da quattro anni ormai, ogni pomeriggio dalle due e trenta alle tre e venti, mi sdraio tra due querce piuttosto distanti tra loro e osservo il cielo. Non è nemmeno vero del tutto, questo. Spesso sto a occhi chiusi. CondividiFacebookTwitterEmailRedditTumblrLinkedin
Leggere Alfredo Zucchi che parla di letteratura, dell’inganno e del vuoto che si cela dietro il linguaggio e il metalinguaggio è un’esperienza che raccomando: se covate anche una sola, piccola speranza che sia un gioco facile, abbandonatela, voi che varcate…